Nei sistemi di allarme tradizionali, tutte le apparecchiature vengono installate a muro e collegate fra loro da appositi fili elettrici, normalmente a più conduttori: questa rete di cavi permette l’alimentazione in bassa tensione degli apparecchi ed il controllo elettrico dei vari stati di quiete e/o segnalazione, nonché il comando di attuazione ai mezzi di allarme.

Ovviamente la posa della rete di cavi comporta ore di mano d’opera e talvolta anche opere murarie. In ogni caso ne conseguono costi e disagi per l’ambiente oggetto di installazione.

Tali disagi sono accettabili in locali industriali, oppure in fase di ristrutturazione edilizia, ma possono divenire inaccettabili in altre situazioni ove l’estetica dell’ambiente debba essere salvaguardata: in questo caso le limitazioni poste all’installazione possono essere tali da non consentire l’efficacia del sistema.

Allarmi senza fili: i vantaggi

La stesura di una rete di cavi ha un costo non indifferente, che contribuisce pesantemente al costo complessivo del sistema, talvolta in misura superiore al 50%.

Vi sono casi, ad esempio la protezione di porte e finestre in una villetta residenziale, ove il costo e il disagio della posa dei cavi può essere talmente elevato da comportare la rinuncia alla protezione perimetrale, che invece è componente importantissima per la sicurezza notturna degli occupanti.

Vi sono situazioni ove la necessità di stesura dei cavi provoca la rinuncia totale del cliente alla sicurezza elettronica, ed altre situazioni, ad esempio in caso di trasloco, dove tutta la parte di spesa destinata alla installazione precedente va perduta e nuovamente contemplata nel costo della nuova installazione.

Allarmi senza fili: uno stimolo all'imprenditoria produttiva

 La considerazione di questi fattori ha stimolato la domanda di sistemi di allarme senza fili da parte dell'utenza redisenziale. Sistemi tali che, assolvendo comunque alla loro funzione primaria, fossero esenti dalle problematiche di posa dei cavi, ponendo le basi per un allargamento del mercato.

L’entità di questo fenomeno e’ stata compresa con un certo ritardo dalla gran parte dei produttori, per cui solo alcune Azienda hanno investito nella ricerca di soluzioni tecniche adeguate: quelle che l’hanno fatto hanno sviluppato sistemi di allarme “senza fili”, capaci cioè di far comunicare la centrale con le varie unità periferiche attraverso supporti alternativi al collegamento elettrico, quali le radiofrequenze.

Ovviamente, come in tutte le fasi di innovazione tecnologica, vi è stato un periodo “pionieristico”, fatto di tentativi ed esperienze, non tutte felici. Con il consolidarsi delle esperienze e con l’adozione di nuovi componenti elettronici, resisi nel frattempo disponibili, i sistemi di allarme senza fili hanno man mano elevato la loro qualità, ponendosi quale alternativa ai tradizionali nel mercato della sicurezza residenziale.

Allarmi senza fili: La conferma di una scelta

Alcune Aziende producono sistemi senza fili da 25 anni, e per molto tempo sono state considerate fabbricanti di serie B. Negli ultimi tempi, invece, ad ogni manifestazione fieristica del settore si assiste al moltiplicarsi dell’offerta di sistemi senza fili (via radio).

Alcuni di questi sono piuttosto improvvisati, infilando qua e là un ricevitore ed alcuni trasmettitori, con risultati non sempre brillanti. La maggior parte, invece, evidenzia uno studio accurato ed un impegno progettuale e produttivo non indifferente.

Il crescente successo commerciale dei sistemi via radio seri, che stanno soppiantando quelli tradizionali nelle abitazioni, costituisce la migliore conferma sia della qualità ed efficienza raggiunta dai prodotti, sia della corretta impostazione delle loro caratteristiche, che rispondono alle aspettative dell’utenza.